Organizzare lo studio

Organizzare lo studio di una lingua è fondamentale per non sentirsi persi nel cammino di apprendimento. A volte non è facile perché, al giorno d’oggi, siamo bombardati da input e spesso si perde di vista la strada corretta. Ma con una buona organizzazione riusciamo a impostare il nostro percorso di studio e portare a termine l’obiettivo prefissato.

Per prima cosa è importante rispondere ad alcune domande:

  1. Perché studio la lingua italiana?
  2. Qual è l’obiettivo che voglio raggiungere con lo studio di questa lingua?

Motivazione

Le motivazioni sono diverse, individuali ed è importante che oguno trovi la propria. Senza la motivazione, è difficile iniziare un percorso di studi ed è ancora più difficile mantenere una costanza e regolarità.

Ogni persona ha la sua motivazione come per esempio: “studio l’italiano perché è la lingua della mia famiglia”, “perché conoscere un’altra lingua può aprire le porte”, “voglio riuscire a cavarmela da solo quando sarò in vacanza in Italia”, “voglio parlare con i miei parenti italiani”, “sono cittadino italiano e per rispetto al Paese che mi ha riconosciuto, voglio conoscere la lingua e la cultura”, “vado in Italia per riconoscere la mia cittadinanza e siccome rimarrò lì per 3 mesi, voglio parlare la lingua”, “voglio avere nuove opportunità, vivere in Italia, studiare e lavorare lì”.

Imparare l’italiano ti dà libertà di cavartela da solo durante un viaggio; è un segno di rispetto alla nazione che ti ha riconosciuti come cittadini e fornisce una nuova identità e sensazione di appartenenza a una cultura.

Sappiamo però che la motivazione ad un certo punto può diminuire, principalmente quando devo impegnarmi tanto, fare fatica e, magari, sentire un po’ di frustrazione. Spesso, la stanchezza, la routine e la fatica ci fanno perdere quel slancio iniziale che avevamo, quindi è importante organizzare lo studio.

L’importanza degli obiettivi per organizzare lo studio

Porci degli obiettivi ci aiuta a mantenere il focus nel percorso che vogliamo fare. Strutturare degli obiettivi personalizzati è importante anche per mantenere viva la motivazione che ci ha fatto iniziare il percorso di studio. Uno dei punti fondamentali quando pensiamo agli obiettivi, è l’essere realisti.

È fondamentale porci degli obiettivi realistici, riscontrabili e raggiungibili. Se ci prefissiamo obiettivi complessi e non definiti, in poco tempo, ci sentiamo frustrati e ci blocchiamo. Per esempio, se una persona è principiante assoluto in lingua italiana, porsi come obiettivo il raggiungimento del livello C1 in 4 mesi, e abbastanza irrealistico. Dobbiamo fare un”bagno di umiltà”, guardando la nostra vita in tutte le area, per poter organizzare lo studio al meglio. Se la mia vita è frenetica, difficilmente riuscirà a dedicare più di mezz’ora al giorno allo studio, quindi devo fissare un obiettivo che sia in linea con la mia vita.

È importante dividere l’obiettivo in piccolo passi: se l’obiettivo sembra complesso, concentrati in obiettivi più piccoli. Per esempio, se decidi di studiare tutti gli articoli italiani perché vuoi sapere come usarli, ma dopo aver affrontato lo studio degli articoli determinativi, senti che hai ancora dei dubbi, fermati. Non studiare tutto insieme. Concentrati solo su quell’argomento per eliminare i dubbi, fare degli esercizi ulteriori. Non volere fare troppo e subito.

Un altro fattore da valutare quando ci poniamo un obiettivo, è la flessibilità. Sii flessibile e perdonati se per 3 giorni non hai studiato italiano. Non succede nulla di grave! Spesso le persone si bloccano quando per alcuni giorni non studiano la lingua perché pensano di aver perso tutte le conoscenze o di non essere capaci di portare a termine l’obiettivo prefissato. Putroppo, il volere essere perfezionista, ci porta all’autosabotaggio. Respira a fondo e riparti da dove ti sei fermato. Ricorda, un passo alla volta per arrivare all’obiettivo finale.

Il percorso da fare

Quando hai individuato il tuo obiettivo, è importante capire quale livello vuoi raggiungere per valutare adeguatamente il percorso da fare.

Ad oggi, cosa conosci della lingua? A quale livello sei? Dove vuoi arrivare? Se, per esempio, non conosce nulla di italiano e si vuole completare il livello B1, bisogna calcolare quante ore di lezioni sono necessarie, quante ore di studio, quanto tempo si ha a dispozione e quanto si può studiare durante la settimana.

Calcolo del percorso

Questa parte è molto importante per avere un’idea reale del tempo necessario per raggiungere l’obiettivo.

Ti consigliamo di prendere un calendario e distribuire le giornate di studio. Ecco alcune domandi a cui rispondere:

  • Quali sono i mesi in cui lavori di più e non puoi studiare?
  • Quali sono i mesi in cui sei in vacanza e puoi avere più tempo per studiare?

Ricorda: sii realista!

Ognuno di noi ha disponibilità diverse perciò non ti preoccupare se un tuo compagno farà il tuo stesso percorso mettendoci metà del tempo. È tutto soggettivo.

Quando hai un piano di lavoro e di studio, riesci calcolare il tempo necessario per raggiungere il livello che desideri. Se vedi che ci vuole molto tempo, puoi aumentare il numero di ore, dare la priorità allo studio, svegliarti prima, ecc. Tutto dipende dai tuoi obiettivi.

Comprendere la classificazione dei livelli

Questa classificazione segue il Quadro Europeo di Referenze:

LivelloOre/lezione per concludere ogni livello
A130 ore / lezione
A245 ore / lezione
B160 ore/ lezione
B290 ore/lezione
C1120 ore/lezione
C2tra 150-200 ore/lezione

Il numero di ore descritto nella tabella è il numero di ore di lezione, ma si presume che, per ogni ora di lezione, servirebbero da 1 a 5 ore di studio individuale. Per esempio, potrebbe essere necessario rivedere un film 5 volte o leggere lo stesso testo 3 volte per comprendere il contenuto. Alcuni contenuti richiederanno più tempo di altri e questo cambierà da uno studente all’altro.

Valutazione degli studenti

Come valutiamo il livello dello studente?

Quando si studia una lingua, lo studente acquisisce una serie di abilità: ascoltare, leggere, scrivere, parlare e relazionarsi con i nativi. Imamgina una tabella (che riportiamo qui sotto), in cui le righe sono i livelli di conoscenza e le colonne sono comprensione orale (CO), comprensione scritta (CS), produzione scritta (PS), produzione orale (PO) e interazione culturale / interculturale (IC) .

 COCSPSPOIC
A1     
A2     
B1     
B2     
C1     
C2     

Idealmente, prima di passare al livello A2, lo studente dovrebbe riempire tutti gli spazi del livello A1.

Quando le persone studiano senza un metodo, spesso capita che si possa avere un ottimo livello di comprensione, ma uno scarso livello di produzione. In questo caso, lo studente potrà avere varie lacune e l’insegnante dovrà incoraggiare molto di più la produzione.

Una domanda che gli studenti fanno spesso è: ma dov’è la grammatica in questa tabella? La grammatica si trova in tutti gli spazi.

Ad esempio, quando l’insegnante insegna agli studenti la frase “Buongiorno a tutti” e nella produzione orale qualcuno registra un video dicendo “Buongiorno a tutte”, l’insegnante spiegherà che “tutti” è maschile plurale e “tutte” è femminile plurale. Questo è grammatica.

Non sempre riusciamo ad avere lo stesso livello in tutte le competenze. È normale che sia così, ma con il lavoro, lo sforzo e la costanza, riusciamo a colmare le lacune che abbiamo.

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